Cambiamenti nella funzione neurocognitiva e nella struttura del sistema nervoso centrale nelle persone sopravvissute alla leucemia linfoblastica acuta infantile dopo il trattamento: una meta-analisi


La leucemia linfoblastica acuta è la neoplasia più comune nei bambini. Sebbene il tasso di sopravvivenza sia aumentato drammaticamente negli ultimi decenni, i pazienti lottano con gli effetti collaterali della terapia.

Il trattamento della leucemia linfoblastica acuta comprende la chemioterapia e l'irradiazione, entrambe collegate a disturbi cognitivi e alterazioni della struttura e della funzione del sistema nervoso centrale ( SNC ) rilevate dal neuroimaging e dagli studi neurocognitivi.

E' stata effettuata una meta-analisi delle evidenze esistenti per i meccanismi alla base dei cambiamenti nel sistema nervoso centrale e nella funzione neurocognitiva in tutte le persone che sopravvivono dopo il trattamento.

E' stato scoperto che rispetto ai controlli, le persone affette da leucemia linfoblastica acuta che sopravvivono sviluppano: (i) sequele cognitive in domini di intelligenza, accademici, attenzione, memoria, velocità di elaborazione e funzioni esecutive; (ii) diminuzione del volume della sostanza grigia e bianca nelle regioni cerebrali corticali e subcorticali, con cambiamenti funzionali in particolare nelle regioni frontali e nell'ippocampo; (iii) alterazioni neurocognitive correlate a cambiamenti del sistema nervoso centrale; e (iv) riduzione, ma non risoluzione, di sequele neurocognitive tardive in pazienti in cui l'irradiazione profilattica è stata sostituita dalla chemioterapia sistemica / intratecale.

Grazie alle tecniche avanzate di imaging a risonanza magnetica funzionale è possibile rilevare i primi cambiamenti a livello del sistema nervoso centrale favorendo la diagnosi precoce dei difetti neurocognitivi e l'intervento nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta infantile. ( Xagena_2020 )

Zhou C et al, Br J Haematol 2020; 188: 945-961

Xagena_Medicina_2020