I pazienti che sopravvivono al tumore in età infantile sono a maggior rischio di scompenso cardiaco


Il rischio di scompenso cardiaco nella popolazione è in crescita.Da una ricerca è emerso che nei giovani sopravvissuti a tumore questo rischio è tre volte maggiore.

Lo studio, condotto su 43.00 bambini, ha mostrato che i pazienti che sopravvivono a tumori infantili devono fare particolarmente attenzione a malattie come ipertensione e diabete mellito.

L'obiettivo di uno studio è stato quello di analizzare l’impatto sul cuore dei farmaci usati per trattare il cancro in età infantile.
E' stato consultato un registro pediatrico per il cancro denominato Pediatric Oncology Group of Ontario Networked Information System.

L'analisi è stata compiuta su 7.289 pazienti a cui era stato diagnosticato un tumore prima dei 18 anni e che erano sopravvissuti per almeno 5 anni.
Ciascun caso è stato appaiato a 5 persone che non avevano sofferto di cancro, simili per sesso, età, città di residenza, che hanno formato un gruppo di controllo di 36.205 individui.

La metà dei pazienti è stata seguita per più di 10 anni.

Durante il periodo di follow-up, 203 sopravvissuti ( 2.8% ) hanno sofferto di uno o più eventi cardiaci rispetto a 331 persone del gruppo controllo ( 0.9% ).

Analizzando la storia clinica dei pazienti, è stato rilevato che anche quando erano più giovani, essi presentavano una probabilità più elevata di soffrire di scompenso cardiaco rispetto ai loro coetanei, con un rischio maggiore di essere affetti da condizioni metaboliche come diabete mellito, ipertensione e alti livelli di colesterolo, che accrescono il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

Inoltre, coloro che erano sopravvissuti alla malattia tumorale con diagnosi di diabete avevano una probabilità tre volte maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari e una probabilità quattro volte maggiore di sviluppare scompenso cardiaco rispetto ai sopravvissuti non-diabetici.

Allo stesso modo, quelli con diagnosi di ipertensione presentavano una probabilità tre volte maggiore di sviluppare scompenso cardiaco rispetto ai sopravvissuti non-ipertesi. ( Xagena_2019 )
Fonte: Circulation, 2019

Xagena_Medicina_2019