Profilassi con Fluconazolo nei neonati ad alto rischio
È stata esaminata la letteratura riguardo all'uso di Fluconazolo per la profilassi dei neonati a rischio elevato.
I neonati in condizioni critiche hanno un certo grado di fattori di rischio che li predispongono alla colonizzazione fungina da Candida.
In molti casi, la colonizzazione può progredire fino a infezione sistemica invasiva nonostante gli sforzi volti alla diagnosi precoce e al trattamento.
Grazie al suo successo tra i pazienti immunocompromessi , la profilassi con Fluconazolo ( Diflucan ) è stata indicata come un possibile approccio per la riduzione dei tassi di colonizzazione e di infezioni fungine invasive tra i neonati a rischio.
Ad oggi, 4 studi clinici prospettici randomizzati controllati e 8 studi retrospettivi di coorte hanno esaminato la profilassi con Fluconazolo nei neonati. Sebbene la profilassi con Fluconazolo sembri ridurre i tassi di colonizzazione e di infezioni fungine invasive, nessuno studio in questa revisione è stato in grado di dimostrare una significativa differenza a lungo termine nella morbidità o mortalità.
Rimangono, inoltre, dubbi per quanto riguarda gli effetti collaterali associati ad una prolungata esposizione alla terapia con Fluconazolo.
In conclusione, anche se può essere utile per i neonati in fase di malattia critica con alcuni fattori di rischio predisponenti ( ad esempio, accesso venoso centrale, importante esposizione agli antibiotici ad ampio spettro, o Unità con elevata incidenza di infezioni fungine invasive ), la ricerca esistente non supporta l'uso della profilassi con solo Fluconazolo in base al peso alla nascita o all'età gestazionale. Sono necessarie analisi multifattoriali che valutino l'effetto della profilassi con Fluconazolo per stabilire quali neonati trarrebbero beneficio da questa pratica. ( Xagena_2010 )
Reed BN et al, Ann Pharmacother 2010; 44: 178-184
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