Abilify nel trattamento dell'irritabilità nei pazienti pediatrici con disturbo autistico


Ricercatori della società farmaceutica Bristol-Myers Squibb hanno condotto uno studio con l’obiettivo di valutare l’efficacia e la sicurezza a breve termine di Aripiprazolo ( Abilify ) nel trattamento dell’irritabilità in bambini e adolescenti con disturbo autistico che manifestavano comportamenti come scatti d’ira, aggressione, comportamenti auto-lesionistici o una combinazione di questi.

Lo studio di 8 settimane, in doppio cieco, randomizzato, placebo-controllato, è stato condotto su bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 e i 17 anni con disturbo autistico.

I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale, e in un rapporto 1:1, ad Aripiprazolo a dosi flessibili ( dosaggio target: 5, 10 o 15 mg/giorno ) o placebo.

Le misure di esito riguardo all’efficacia includevano la sottoscala di irritabilità Aberrant Behavior Checklist e il punteggio Clinical Global Impression-Improvement ( CGI-I ).

In totale, 98 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere placebo ( n=51 ) o Aripiprazolo ( n=47 ).

Il miglioramento medio nel punteggio alla sottoscala di irritabilità Aberrant Behavior Checklist è risultato significativamente maggiore con Aripiprazolo che con il placebo dalla settimana 1 alla settimana 8.

Aripiprazolo ha mostrato miglioramenti complessivi significativamente superiori rispetto al placebo, come valutato dal punteggio medio CGI-I dalla settimana 1 alla settimana 8; tuttavia, in alcuni pazienti possono persistere sintomi residui clinicamente significativi.

I tassi di interruzione del trattamento dovuti ad eventi avversi sono stati del 10.6% per Aripiprazolo e 5.9% per il placebo.
I tassi di eventi avversi legati a sintomi extrapiramidali sono stati del 14.9% per Aripiprazolo e dell’8% per il placebo.
Non sono stati osservati eventi avversi gravi.

L’aumento medio di peso è stato di 2 kg con Aripiprazolo e 0.8 kg con placebo alla 8.a settimana.

In conclusione, Aripiprazolo è risultato efficace nei bambini e adolescenti con irritabilità associata a disturbo autistico, e si è dimostrato generalmente sicuro e ben tollerato. ( Xagena_2009 )

Owen R et al, Pediatrics 2009; 124: 1533-1540



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